Apparecchiature per luoghi conduttori ristretti
SEZIONE RISERVATA AI PRODOTTI SELECTRIC CHE PERMETTONO LE LAVORAZIONI NEI “LUOGHI CONDUTTORI RISTRETTI”
Trattasi di prodotti per l’alimentazione di utilizzatori mobili e trasportabili e prodotti di illuminazione utilizzabili in tali luoghi.
LA NORMA CEI 64-8
Questo ambiente a maggior rischio elettrico è contemplato nella norma CEI 64-8 parte 706 che così lo definisce: “Un luogo conduttore ristretto è un luogo, essenzialmente delimitato da superfici metalliche o comunque conduttrici nel quale è probabile che una persona possa venire in contatto con tali superfici attraverso un’ampia parte del suo corpo, ed è limitata la possibilità di interrompere tale contatto”.
Commento: sono considerati luoghi conduttori ristretti per es. i serbatoi metallici e le cavità entro strutture non isolanti le cui dimensioni siano tali che le persone che vi penetrano per effettuare lavori siano continuamente a contatto con le pareti. Anche chi lavora su di un traliccio metallico è da considerare in questa situazione.
Negli scavi con presenza di acqua o le operazioni dove si è a contatto con ambienti bagnati o molto umidi è consigliabile utilizzare le stesse protezioni.
Nei luoghi conduttori ristretti le protezioni contro i contatti elettrici pericolosi devono essere del tipo:
a) Alimentazione di apparecchi elettrici mobili, trasportabili e portatili:
attraverso un circuito SELV (tensione non superiore a 50V in c.a.) proveniente da un trasformatore di sicurezza o altra sorgente di sicurezza.
Se la tensione supera 24V il grado di protezione degli involucri non deve essere inferiore a IPXXB (protezione contro l’accesso a parti pericolose con dito);
separazione elettrica (dalla tensione di rete superiore a 50V) proveniente da un trasformatore di isolamento a condizione che venga collegato un solo utilizzatore ad un avvolgimento secondario (per usare più utilizzatori il trasformatore deve avere altrettanti avvolgimenti secondari);
b) Alimentazione di lampade portatili:
solo attraverso un circuito SELV (non superiore a 50V in c.a.)
Se la tensione supera 24V il grado di protezione degli involucri non deve essere inferiore a IPXXB (protezione contro l’accesso a parti pericolose con dito);
c) Alimentazione di componenti elettrici fissi:
attraverso circuiti SELV o separazione elettrica o a tensione di rete superiore a 50V (anche 230V) a condizione che i componenti siano a doppio isolamento (Classe II) ed i circuiti di alimentazione siano protetti da interruttori differenziali con sensibilità non superiore a 30mA.